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All’Emilia Romagna la Coppa delle Regioni di dressage

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COPPA DELLE REGIONI16Secondo posto per la Lombardia, terza il Veneto

 

E’ andata all’Emilia Romagna l’edizione 2016 della Coppa delle Regioni di Dressage che si è svolta negli impianti de Lo Scoiattolo di Pontedera. Il team emiliano composto da Chiara Frisoni su Gleddish (Prop. Tamara Capicchioni), Lisa Lodi su Santa Maria (Prop. Matteo D.I. Donegana), Martina Lippi su Okidoki (Prop. Pascale Chretiennot), Vittorio Antimi su Herodiade (Prop. Alberto Piovani) e Gaia Vapori su Un Petit Canard (Prop. Marzia De Lorenzi) ha concluso le due prove previste dal regolamento di gara con un punteggio totale di 401,500.

 

Il secondo gradino del podio è toccato alla Lombardia con 400,547. Il team lombardo, tutto al femminile, era composto da Michelle De Roo su Kaatje Vh Anserland (Prop. Dorien Else Mulder De Roo), Marta Invernici sul suo Judas Van Eeckelgem e Vittoria Galimberti su Toulouse 72 (Prop. Giulia Galdini). 

 

A davvero un passo terzo posto per il Veneto. Il team composto da Andrea Zanin su Koulak Du Logis (Prop. Giovanni Mazzer), Nicole Rosolen su Don Farino (Prpo. Herbert Jerich), Elena Zorzi su Esido (Prop. La Sorgente SSD Arl), Ginevra Ghirlando sulla sua Classida De Clara e Margherita Vianello sul suo Taiga de Pamadau, ha concluso, infatti, la prova con un punteggio di 400,076. Una Coppa delle Regioni molto partecipata, che ha visto in campo 11 squadre. Dal quarto all’undicesimo posto seguono nell’ordine: Piemonte (395,410), Friuli Venezia Giulia (393,621), Lazio (391,927), Umbria (391,087), Toscana (381,054), Sicilia (379,344), Basilicata (352,707) e Puglia (352,056).

 

Grande partecipazione anche per quanto riguarda i vari Trofei disputati a Pontedera. In particolare il Trofeo delle Regioni, novità di quest'anno, che si svolge su livello F e con possibilità di un numero minore di componenti delle squadre rispetto alla Coppa delle Regioni. Ecco tutti i podi.

 

TROFEO ALLIEVI
1) Lisa Lodi su Santa Maria ((Prop. Matteo D.I. Donegana) – 207,026

2) Alice Polinori su Vivace (Prop. - ) – 205,223

3) Vittoria Galimberti su Toulouse 72 (Prop. Giulia Galdini) – 203,835

 

TROFEO ALLIEVI EMERGENTI

1)Germana Macciardi su Dinsdag (Prop. Selena Pellegrini) – 203,515

2) Marzia Chilelli su Durello Top (Prop. Chiara Fabbiani) – 203,330

3) Chiara Eusebi su De-Rino-Rs (Prop. Maurizio Zattin) – 201,838

 

TROFEO DELLE REGIONI
1) Lazio (268,112): Marzia Chilelli su Durello Top (Prop. Chiara Fabbiani), Francesca Geri su Arno Van’t Hof (Prop. Roberta Ciampa), Camilla Iacometti su Rts-Cosmo (Prop. Alberto Perini).
2) Emilia Romagna (263,318): Carol Minguzzi su Fernhill City Boy (Prop. Monica Monti), Chiara Eusebi su De- Rino-Rs (Prop. Maurizio Zattin).
3) Toscana (260,079): Federica Pellicoro su Paolo 63 (Prop. Ramin Chirdel), Nancy Fiore su Babylon (Prop. Isabella Bernardi), Sofia Mariani su Nube 2 (Prop. Maridonata Pistocchi).


Stage di Isobel Wessel alle Scuderie della Malaspina

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dressagegenericaParteciperanno cavalieri e amazzoni giovani di alto livello. Valido come aggiornamento per istruttori federali

 

Le Scuderie della Malaspina di Ornago saranno il teatro del secondo stage di dressage tenuto dal Giusice internazionale 5* Isobel Wessel. L’appuntamento è in programma nelle giornate di lunedì 19 e martedì 20 dicembre ed è riservato a cavalieri giovani di alto livello (Children, Pony, Junior, Young Rider) selezionati attraverso le ranking list internazionale e le classifiche dei campionati italiani di dressage.

 

In sinergia con il Dipartimento Formazione lo stage avrà validità di aggiornamento per gli istruttori federali presenti a entrambe le giornate 

Progetto cavalli italiani: opinioni dal territorio

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logo FISE MIPAAFPareri unanimemente positivi sul progetto FISE MiPAAF da parte degli addetti ai lavori

 

 

In un clima di generale entusiasmo partono i lavori per trasformare in realtà il progetto per la valorizzazione del cavallo italiano siglato di recente da FISE e MiPAAF sulla base di un protocollo di intesa che avvia i due enti lungo un cammino condiviso con i proprietari ed i cavalieri che aderiranno alla proposta.

 

I proprietari dei soggetti di volta in volta selezionati per le 3 discipline olimpiche (e in futuro anche per l’endurance), infatti, se decideranno di sottoscrivere la convenzione riceveranno un contributo annuale stanziato per il 50% dalla FISE e per il 50% dal MiPAAF e si impegneranno a mantenere i loro cavalli nella disponibilità di cavalieri italiani scelti in accordo con la federazione.

 

 

I soggetti che i tecnici incaricati dovranno indicare per l’inserimento sono cavalli di 5, 6 e 7 anni che saranno poi rivalutati alla fine di ogni stagione da un punto di vista del rendimento sportivo, delle loro potenzialità nonché della salute. Gli atleti equini che non saranno ritenuti interessanti per la prosecuzione del progetto saranno svincolati, mentre gli altri continueranno il percorso intrapreso. Dagli 8 anni in avanti sarà la FISE ad addossarsi la totalità del contributo diventando così l’unico interlocutore di proprietari e cavalieri. I cavalli potranno essere confermati dalla Federazione Italiana Sport Equestri fino all’età massima di 12 anni.

 

 

Il progetto è studiato per rispondere alle esigenze dei diversi attori coinvolti che sono da individuare all’interno delle categorie dei proprietari e degli atleti. L’incentivo economico loro destinato automaticamente si tramuterà in un vantaggio per l’intero comparto dell’allevamento del sella italiano creando nei modi che vedremo un rinnovato interesse nei confronti dei soggetti made in italy ed un ulteriore stimolo per gli allevatori a produrre cavalli di qualità elevata.

 

 

Le piene potenzialità dell’iniziativa potranno essere comprese solo col tempo, ma da alcune brevi dichiarazioni raccolte intervistando personaggi di spicco del mondo equestre italiano accanto ad alcune normali perplessità, prevalentemente riguardanti l’attuazione pratica di aspetti come i programmi agonistici ecc, sono già emerse sfaccettature interessanti. Queste hanno implicazioni che vanno ben oltre l’obiettivo principale, ossia quello di ottenere nei prossimi anni un ricambio continuo di soggetti per competizione di alto livello ed allo stesso mantenere gli stessi al sicuro dalle più allettanti offerte provenienti dall’estero.

 

 

Molti cavalieri sono anche proprietari dei soggetti che montano e si addossano personalmente le spese per crescere i cavalli giovani. Lungo la strada frequentemente le risorse scarseggiano e, come accade anche ai proprietari/sponsor, si trovano a dover mettere da parte le loro ambizioni sportive per assicurarsi un ritorno economico in grado di tenere in piedi la loro attività di atleti. Certamente alcuni proprietari atleti

 

 

Ovviamente atleti e proprietari saranno liberi di declinare l’invito a partecipare al progetto, ma l’aiuto offerto a chi vorrà avere affianco la federazione ed il MiPAAF sarà un importante sostegno. E’ in questo senso che l’hanno interpretato i cavalieri intervistati che con i loro commenti hanno evidenziato anche altri aspetti. Discipline come il completo ed il dressage, che soffrono maggiormente la mancanza di investitori e proprietari in grado di affiancare gli atleti, saranno coloro che più facilmente aderiranno al progetto esattamente come i proprietari di regioni che si trovano geograficamente distanti dai principali centri equestri italiani e che per crescere i propri cavalli supportano dei costi significativamente maggiori a causa delle lunghe trasferte.

 

 

Il vincolo di lungo termine se da un lato preoccupa soprattutto gli esponenti del salto ostacoli dall’altro è stato accolto come la dimostrazione che esista la volontà di concertare una programmazione seria e di lungo periodo tesa a riportare gli sport equestri azzurri ai più alti livelli e di sostenere il mercato del cavallo italiano andando incontro anche agli allevatori. L’idea che i proprietari vadano incentivati sia economicamente sia attraverso un esplicito apprezzamento per i loro sforzi ha trovato ovviamente tutti concordi.

 

 

Un’interessante chiave di lettura forse sottovalutata è stata resa da chi vede nel progetto un’importante opportunità anche per i cavalieri più giovani, juniores e young riders. I soggetti cresciuti all’interno del progetto quando ne usciranno potranno diventare interessanti master per gli atleti più giovani accompagnandoli magari nelle sfide continentali giovanili, ciliegina sulla torta di un progetto davvero di ampio respiro.

 

 

 

Opinioni dal territorio

 

Luigi Angius:“L'iniziativa è sicuramente interessante. In Sardegna gli allevatori ed i proprietari di cavalli vendono in tenera età i soggetti migliori anche perché supportarne la crescita sportiva da qui è molto oneroso. Le trasferte per partecipare a concorsi tecnicamente validi ed adatti a far crescere un cavallo importante sono costose. Un contributo come quello offerto da FISE e MiPAAF penso possa incentivare i proprietari a tenere alcuni dei cavalli nei quali credono di più permettendo loro di darli in lavoro a cavalieri di primo livello. A mio avviso per la disciplina del completo il progetto sarà ancora più interessante che per il salto ostacoli. L'allevamento sardo ha cavalli che già in passato si sono messi in evidenza in questa disciplina e l'interesse in questa direzione con un contributo adatto a far fronte alle spese di mantenimento non può che crescere”. 

 

 

Mario Barrovecchio:“Direi che finalmente si torna a programmare vittorie e non a pensare solo ad un piccolo tornaconto personale. Riuscire a portare avanti la carriera sportiva di un buon soggetto, ed in questo caso pure di  un prodotto italiano, e' degno di una federazione che ha delle ambizioni meritevoli, gratificando il lavoro di cavalli, cavalieri, proprietari ed allevatori”.

 

 

Stefano Brecciaroli: “Il progetto mi ha colto un po' di sorpresa, ma credo che sarà un'ottima iniziativa e per questo motivo sono stato contento di accettare l'incarico di individuare i primi soggetti da inserire nel programma. Portare avanti i cavalli giovani è innegabilmente costoso ed è importante poter dare un incentivo al 'proprietario', figura abbastanza rara nel nostro paese per la disciplina del completo. Il contributo erogato renderà meno gravosa anche l'attività dei cavalieri/proprietari e dovrebbe essere in grado di catalizzare l'attenzione sul sella italiano influenzando positivamente anche l'intero comparto dell'allevamento made in Italy.

L'accordo siglato da Fise e Mipaaf per me ha anche potenzialità che vanno oltre al mero discorso dello sport di vertice o dell'allevamento italiano in senso stretto. All'inizio della nostra carriera io e molti miei colleghi abbiamo potuto farci le ossa sui famosi cavalli federali, soggetti acquistati per i cavalieri di prima squadra che poi venivano declassati per ragioni di anzianità, per problemi di salute o semplicemente perché ad alto livello non erano poi così competitivi. Nei ranghi juniores e young riders questi cavalli hanno portato all'Italia tante medaglie europee ed hanno permesso a noi, giovani cavalieri alle prime armi, di costruirci un importante bagaglio di esperienza in sella a soggetti con basi di lavoro qualitative e solide perché formati dai nostri migliori atleti di allora. In quest'ottica anche il lavoro e le risorse impiegate sui cavalli che non riusciranno ad arrivare ad altissimo livello non andrà sprecato e potrà essere sfruttato a favore dei nostri giovani, il futuro della nostra equitazione.  

Sono sicuro che questo cammino fatto dai cavalieri insieme ai proprietari, alla FISE ed al MiPAAF possa dare motivazione al settore permettendo di costruire qualcosa di importante nel giro di 3 o 4 anni”.  

 

 

Jacopo Comelli: “Il contributo che FISE e MiPAAF si sono impegnati a stanziare fa parte di un progetto che trovo molto interessante sia per rilanciare il cavallo italiano sia come sostegno all'attività degli atleti e dei proprietari. Parlando di concorso completo spesso l'atleta è anche proprietario dei soggetti che monta e quindi è facile che siano predominanti le sue ambizioni sportive più che quelle economiche. Ottenere un profitto dalla vendita del cavallo frequentemente non è nelle sue priorità e quindi avere un contributo di questo tipo alleggerirà il cavaliere di molte delle spese che altrimenti sosterrebbe da solo. Lo trovo un buon incentivo anche per i cavalli di proprietari non direttamente coinvolti come atleti o per gli allevatori stessi che potranno permettersi di tenere qualcuno dei loro cavalli in lavoro presso cavalieri di primo livello. La mia speranza è che il progetto possa tornare utile anche per i cavalieri più giovani. Un cavallo che dopo qualche anno viene tolto dal progetto perché non ritenuto adatto all'attività di vertice seniores può diventare un ottimo soggetto da affidare ad uno juniores o ad uno young rider per il quale diventerebbe una preziosa nave scuola.”

 

 

Matteo Fantozzi:“E’ un progetto che, una volta intrapreso, non va più fermato, perché crea le fondamenta per un sistema sportivo e per un mercato allevatoriale. Mi auguro che questa iniziativa apra anche una revisione sistematica dei percorsi formativi di tutti i giovani cavalli italiani, puntando sull’eccellenza, con concorsi equiparati a quelli d’oltreconfine”.

 

 

Roberto Fiasella: “Iniziativa non buona, di più! Rappresenta un aiuto concreto e un riconoscimento diretto all’allevatore o proprietario. Mette in atto, inoltre, un segnale di vicinanza alle esigenze di noi cavalieri, ridonando entusiasmo in una condizione che versa da anni in un malessere generale. FISE, allevatori, proprietari e cavalieri, sono finalmente partecipi di un progetto comune”.

 

 

Massimo Grossato:“E’ l’unica strada percorribile per evitare la “fuga” dei nostri migliori soggetti all’estero, come è successo negli ultimi anni. Si tratta di un progetto intelligente che ha come obiettivo quello di lavorare con una seria programmazione in funzione dello sport, con ambiziosi obiettivi a lungo termine”.

 

 

Davide Kainich:“E’ un progetto fantastico che promuove prima di tutto la crescita dei cavalli italiani. Questo a prescindere dalla loro permanenza all’interno del progetto, nel corso degli anni. Diciamo che supporta l’allevatore o il proprietario, che potranno contare anche sul lavoro di cavalieri e amazzoni accreditati. Sono molto favorevole a questa svolta, anche perché molti cavalieri sono pure proprietari di cavalli giovani e l’idea di poter lavorare congiuntamente con la Federazione fa ben sperare per il nostro sport”.

 

 

Giulia Martinengo Marquet: "Idea brillante. Finalmente viene messa in pratica un'iniziativa che potenzialmente mette tutti d'accordo. La Federazione, con questo progetto, si dimostra fattivamente vicina alle necessità del nostro sport e dei nostri allevatori. Questo patto di vincolo si basa, però, su una comunità di intenti che richiede al proprietario del cavallo di tenerlo in Italia per condividere un sogno sportivo, anche quando a 7 anni può far gola ai commercianti stranieri. Detto questo, si tratta, a mio parere, di un'ottima iniziativa”.

 

 

Andrea Messersì:"Essendo un cavaliere che investe lo sport sui giovani cavalli, non posso che aderire con entusiasmo a questa iniziativa. E' un pratico segnale di vicinanza a tutte le risorse del nostro movimento che sostengono spese ingenti per far crescere i loro cavalli, trovandosi a volte costretti a venderli per rientrare economicamente. Personalmente trovo che dia una boccata d'ossigeno generale, contribuendo fattivamente ad affiancare l'eccellenza del nostro allevamento con un progetto a lungo termine”.

 

 

Gianluca Quondam: “Il progetto in se mi sembra ottimo, ma necessita di maggiori specifiche. Bisognerebbe indicare che tipo di gestione vuole fare la FISE con quei cavalli (quali concorsi, in che numero e di quale livello). Il rischio, inoltre, è che un proprietario non se la senta di vincolare il proprio cavallo per la maggior parte della sua vita agonistica a fronte di un contributo che, soprattutto a 7 anni, può rivelarsi non convincente per impedire la vendita di un cavallo importante”.

 

 

Gianluca Palmizi:"E' indubbiamente una delle più belle iniziative che la FISE potesse mettere in piedi insieme al MiPAAF. Sappiamo quanto sia difficile trovare cavalli eccellenti e, soprattutto, quanto sia importante individuarli. Questa convenzione è l'unica via percorribile per sostenere lo sport italiano e il suo allevamento. Certamente, contrasta con il fine commerciale d'Oltreconfine, prevedendo un patto di vincolo, ma il proprietario può anche non accettare e proseguire la sua strada, avendo il pieno diritto di decidere di vendere il suo cavallo all'estero. Chi invece aderisce, entra in un progetto condiviso con il cavaliere, la FISE e il MiPAAF, con l'obiettivo di fortificare il vivaio equino nelle più importanti sfide azzurre".

 

 

Salvatore Vacirca: “E’ a mio parere una buona iniziativa che si pone, prima di tutto, l’obiettivo di tutelare il nostro allevamento equino, evitando di perdere i migliori soggetti italiani. In secondo luogo, rappresenta un valido supporto per tutte e tre le forze del nostro sport, cavaliere, allevatore e proprietario, perché punta ad incentivare l’allevamento e ad alimentare la sinergia tra la FISE e i tuoi rappresentanti sportivi. Sebbene risulti assai difficile capire se un cavallo a 5 o 6 anni possa essere olimpico, questo vincolo è l’unico modo per assicurare che non vengano venduti all’estero”. 

On line le riprese aggiornate

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dressagegenerica

In vigore dal 1° gennaio

 

Il Dipartimento Dressage informa che sono disponibili on line sul sito federale le riprese aggiornate sulla base delle indicazioni della FEI e con adeguamento ai nuovi regolamenti federali.

 

Le riprese entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio.

 

E’ possibile consultare i documenti nella sezione dressage e alla voce riprese.

 

Regolamento Dressage e Paradressage edizione 2017

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LogoFISEIn vigore dal 1° gennaio

 

Il Dipartimento Dressage informa che è visionabile sul sito della Federazione il Regolamento Dressage – edizione 2017.

 

Si è ritenuto opportuno accorpare in un unico documento il Regolamento Dressage, il Regolamento Pony Dressage ed il Regolamento Paradressage, apportando inoltre a questi ultimi due Regolamenti delle modifiche strutturali per una più chiara lettura e consultazione.

 

Tali norme regolamentari sono state preventivamente inoltrate ai Comitati Regionali e al Gruppo Italiano Dressage. Il Regolamento entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017.

A Sommacampagna aggiornamento e corso Steward 1° livello Dressage

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FISE NEW LOGO DXIl Dipartimento Formazione, settore ufficiali di gara, informa che a Caselle di Sommacampagna si svolgeranno un corso di aggiornamento per Steward di Dressage (15 marzo 2017) e un Corso per Steward di 1° livello della disciplina (dal 16 al 18 marzo 2017).

 

Direttore di entrambi gli appuntamenti sarà il belga Jacques Van Daele, coadiuvato dal nostro Walter Mileto.

 

E’ possibile consultare tutte le informazioni relative agli appuntamenti sul sito federale nell’area ufficiali di gara/corsi e stage, raggiungibile anche da questo link 

Procedura nuova iscrizione cavalli ai ruoli FEI

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Logo FEILa Federazione Italiana Sport Equestri comunica che a partire da 1° gennaio 2017, per i cavalli che devono essere registrati alla FEI per la prima volta, occorre fornire la scansione delle pagine di descrizione e grafiche dei certificati di origine approvati dalla FEI.

 

Nella procedura di tesseramento è stata attivata una nuova sezione, SCANSIONE PASSAPORTO, nella quale può essere eseguito l’upload del PDF (unico file) con le pagine richieste.

 

Il PDF non deve superare la grandezza di 2 Megabyte (eseguire la scansione a bassa risoluzione, es. 100 dpi).

 

Si prega di verificare, prima di caricare il documento, che le immagini scansionate siano perfettamente leggibili in ogni loro parte.

 

Il caricamento del documento deve essere effettuato prima della richiesta di registrazione FEI.

 

Questa operazione, ricordiamo, è obbligatoria per tutti i cavalli che devono essere registrati alla FEI per la prima volta.

 

Si ricorda che il vecchio passaporto FISE non è un documento valido e non è riconosciuto dalla FEI.

 

 PAGINE DA SCANSIONARE:

 Le pagine da scansionare sono quelle che contengono I dati necessari all’identificazione del cavallo:

Pagina/e contenente/i il NOME del cavallo

Pagina/e contenente/i la descrizione grafica e gli elementi identificativi

Pagina/e contenente/i i dati essenziali del cavallo (mantello, razza, sesso, data di nascita, ecc.)

Pagina/e contenente/i i dati genealogici

Pagina/e contenente/i i dati relativi alla proprietà ed eventuali passaggi (non obbligatorio)

Il Coni ha conferito la Stella d’Oro a Lodovico Nava

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Nava Stella dOroIl prestigioso riconoscimento ad un personaggio che ha dedicato la sua vita agli sport equestri

 

Nell’ambito della annuale cerimonia di consegna delle onorificenze da parte del Coni, nella giornata di ieri, mercoledì 25 gennaio, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, è stata consegnata la Stella d’Oro al merito sportivo in memoria del Colonnello Lodovico Nava. Alla presenza di personalità istituzionali di Roma Capitale e della Regione Lazio, sono stati consegnati gli ambiti riconoscimenti a dirigenti, tecnici e società sportive.

 

A ritirare il prestigioso riconoscimento erano presenti la moglie di Lodovico Nava, Maura Montezemolo, e il figlio Alessio. Su invito del Presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, è stato il Presidente del Comitato Lazio Carlo Nepi a consegnare loro la stella.  


Stage di Isobel Wessels in Veneto

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dressagegenericaIl Dipartimento Dressage informa che presso le strutture del Centro Equestre Veneto, nelle giornate del 4 e 5 febbraio 2017  si terrà uno stage di dressage tenuto dal Giudice internazionale 5* Isobel Wessels.

FISE: Francesco Girardi nuovo Direttore Sportivo discipline olimpiche. Ecco chi è

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Francesco Girardi 800Il cavallo come passione e professione

 

 

Significativo il passaggio di consegne presso gli uffici di Viale Tiziano tra Marco Reitano, cui sono andati i ringraziamenti per il lavoro svolto da parte del Presidente e del Consiglio federale, ed il nuovo direttore,  accolto con un sentito augurio di buon lavoro da tutto lo staff federale.
 

 

Francesco Girardi, nato a Roma, classe 1966, si è formato giovanissimo come cavaliere in particolare sotto la guida multidisciplinare di Adriano Capuzzo, grande maestro di vita oltre che istruttore. La carriera giovanile è culminata con la partecipazione nella stessa stagione agonistica ai campionati italiani  di salto ostacoli e di concorso completo.

 

Grazie ai risultati sportivi ottenuti fu selezionato dalla Fise per frequentare il Centro Equestre Federale sotto la guida tecnica del marchese Mangilli. Qualificatosi come cavaliere federale ebbe il privilegio di usufruire degli insegnamenti di questo grande maestro negli ultimi anni della sua vita, oltre ad avere l’opportunità di montare cavalli di proprietà della Fise. Arrivarono qui i primi importanti risultati e la qualifica di PO (probabile olimpico).

 

 Fu allora che un ufficiale dell’aeronautica, il Colonnello Pani, cui era stato affidato il compito di formare un Gruppo Sportivo con atleti dell’equitazione, lo mise di fronte alla scelta della sua vita: lasciare gli studi di giurisprudenza per dedicarsi anima e corpo al nostro sport. Oggi Girardi è il responsabile della sezione concorso completo  del Gruppo Sportivo dell‘Aeronautica.

 

Un curriculum sportivo di rilievo quello di Francesco Girardi con due partecipazioni olimpiche consecutive, Seoul 1988 e Barcellona 1992, cui é seguita la preparazione per Atlanta 1996, interrotta a causa di un infortunio del cavallo.

 


Tra i risultati importanti un posto particolare hanno avuto le vittorie ai Campionati Assoluti Concorso Completo (tre da young rider e due da senior) e la speciale vittoria nell’internazionale di Palermo della gara di Potenza. Il muro all’altezza di 2 metri e 25, la precisazione alla storica Coppa degli Assi a numerosi gran premi, costituiscono parte del più ampio curriculum di cavaliere di salto ostacoli che affianca quello del concorso completo.
 

 

I cavalli sono una passione di famiglia che si estende a sua moglie Lalla e suo cognato Deodato Cianfanelli per arrivare ai figli: Fosco, il cui recente importante successo è stata la medaglia di bronzo a squadre nei Campionati d’Europa Young Rider 2016 di Montelibretti e Maria Sole, che ha fatto parte della squadra azzurra junior agli stessi campionati giovanili.

Il loro circolo, Scuderia C&G vanta ben 7 vittorie dal 2006 ad oggi nel Saggio delle Scuole di Concorso Completo.

 

Girardi Di Paola Reitano

Numerosi i binomi in trasferta nel fine settimana

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dressagegenericaIn Francia il primo appuntamento internazionale  per le  amazzoni e i cavalieri azzurri 

 

Un folto gruppo di binomi italiani prenderanno parte in questo fine settimana al CDI3* di Nizza (FRA), da giovedì 16 sino a domenica 19 febbraio.

 

Nello Small Tour scenderanno in rettangolo Monica Bernardis su Hidalgo, l’appuntato Monica Iemi su Luminosa, Francesca Malaspina su Dornroschen, Claudia Montanari su Titus Van de Marren ed

Alice Redaelli su Bonaire Van de Motte Lhoeve.

 

Nel Big Tour saranno in gara Nausicaa Maroni su Embajador SG; l’agente scelto Fiamme Azzurre Ester Soldi su Showstar e Harmonia; Claudia Montanari su Maximilliun e Norma Paoli su Equitago Zandor. 

 

Nel CDI Amatori è in gara Gloria Colombo su Liciano, mentre Norma Paoli porterà Lisara 2 in gara nella categoria Young Horses 6 anni.

 

Numerosi anche gli under 21 impegnati: Alessia Volpini su May partecipa alla categoria riservata ai Children, mentre nella categoria riservata agli Junior saranno in gara Beatrice Arturi su Le Bom, Matilde Bissanti su Fridolin 254, Alice Campanella su Sylvester, Filippo Di Marco su Alfons e Sara Michelotti su Ferentino. Nella categoria Pony affronteranno il rettangolo Martina Scoccia su Real Nice Boy, Ludovica Perbellini su Casper F e Mia Zamperetti su Chantre’s Held. Mattia Alghisi su Anava Welt, Lucia Berni su Ebony, Rebecca Brugnoli su First Love, Ginevra Coperchio su Edipo el Baio e Valentina Remold su Broadway saranno in gara nella categoria Young Riders.  

Progetto cavalli italiani: opinioni dal territorio

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logo FISE MIPAAFPareri unanimemente positivi sul progetto FISE MiPAAF da parte degli addetti ai lavori

 

 

In un clima di generale entusiasmo partono i lavori per trasformare in realtà il progetto per la valorizzazione del cavallo italiano siglato di recente da FISE e MiPAAF sulla base di un protocollo di intesa che avvia i due enti lungo un cammino condiviso con i proprietari ed i cavalieri che aderiranno alla proposta.

 

I proprietari dei soggetti di volta in volta selezionati per le 3 discipline olimpiche (e in futuro anche per l’endurance), infatti, se decideranno di sottoscrivere la convenzione riceveranno un contributo annuale stanziato per il 50% dalla FISE e per il 50% dal MiPAAF e si impegneranno a mantenere i loro cavalli nella disponibilità di cavalieri italiani scelti in accordo con la federazione.

 

 

I soggetti che i tecnici incaricati dovranno indicare per l’inserimento sono cavalli di 5, 6 e 7 anni che saranno poi rivalutati alla fine di ogni stagione da un punto di vista del rendimento sportivo, delle loro potenzialità nonché della salute. Gli atleti equini che non saranno ritenuti interessanti per la prosecuzione del progetto saranno svincolati, mentre gli altri continueranno il percorso intrapreso. Dagli 8 anni in avanti sarà la FISE ad addossarsi la totalità del contributo diventando così l’unico interlocutore di proprietari e cavalieri. I cavalli potranno essere confermati dalla Federazione Italiana Sport Equestri fino all’età massima di 12 anni.

 

 

Il progetto è studiato per rispondere alle esigenze dei diversi attori coinvolti che sono da individuare all’interno delle categorie dei proprietari e degli atleti. L’incentivo economico loro destinato automaticamente si tramuterà in un vantaggio per l’intero comparto dell’allevamento del sella italiano creando nei modi che vedremo un rinnovato interesse nei confronti dei soggetti made in italy ed un ulteriore stimolo per gli allevatori a produrre cavalli di qualità elevata.

 

 

Le piene potenzialità dell’iniziativa potranno essere comprese solo col tempo, ma da alcune brevi dichiarazioni raccolte intervistando personaggi di spicco del mondo equestre italiano accanto ad alcune normali perplessità, prevalentemente riguardanti l’attuazione pratica di aspetti come i programmi agonistici ecc, sono già emerse sfaccettature interessanti. Queste hanno implicazioni che vanno ben oltre l’obiettivo principale, ossia quello di ottenere nei prossimi anni un ricambio continuo di soggetti per competizione di alto livello ed allo stesso mantenere gli stessi al sicuro dalle più allettanti offerte provenienti dall’estero.

 

 

Molti cavalieri sono anche proprietari dei soggetti che montano e si addossano personalmente le spese per crescere i cavalli giovani. Lungo la strada frequentemente le risorse scarseggiano e, come accade anche ai proprietari/sponsor, si trovano a dover mettere da parte le loro ambizioni sportive per assicurarsi un ritorno economico in grado di tenere in piedi la loro attività di atleti. Certamente alcuni proprietari atleti

 

 

Ovviamente atleti e proprietari saranno liberi di declinare l’invito a partecipare al progetto, ma l’aiuto offerto a chi vorrà avere affianco la federazione ed il MiPAAF sarà un importante sostegno. E’ in questo senso che l’hanno interpretato i cavalieri intervistati che con i loro commenti hanno evidenziato anche altri aspetti. Discipline come il completo ed il dressage, che soffrono maggiormente la mancanza di investitori e proprietari in grado di affiancare gli atleti, saranno coloro che più facilmente aderiranno al progetto esattamente come i proprietari di regioni che si trovano geograficamente distanti dai principali centri equestri italiani e che per crescere i propri cavalli supportano dei costi significativamente maggiori a causa delle lunghe trasferte.

 

 

Il vincolo di lungo termine se da un lato preoccupa soprattutto gli esponenti del salto ostacoli dall’altro è stato accolto come la dimostrazione che esista la volontà di concertare una programmazione seria e di lungo periodo tesa a riportare gli sport equestri azzurri ai più alti livelli e di sostenere il mercato del cavallo italiano andando incontro anche agli allevatori. L’idea che i proprietari vadano incentivati sia economicamente sia attraverso un esplicito apprezzamento per i loro sforzi ha trovato ovviamente tutti concordi.

 

 

Un’interessante chiave di lettura forse sottovalutata è stata resa da chi vede nel progetto un’importante opportunità anche per i cavalieri più giovani, juniores e young riders. I soggetti cresciuti all’interno del progetto quando ne usciranno potranno diventare interessanti master per gli atleti più giovani accompagnandoli magari nelle sfide continentali giovanili, ciliegina sulla torta di un progetto davvero di ampio respiro.

 

 

 

Opinioni dal territorio

 

Luigi Angius:“L'iniziativa è sicuramente interessante. In Sardegna gli allevatori ed i proprietari di cavalli vendono in tenera età i soggetti migliori anche perché supportarne la crescita sportiva da qui è molto oneroso. Le trasferte per partecipare a concorsi tecnicamente validi ed adatti a far crescere un cavallo importante sono costose. Un contributo come quello offerto da FISE e MiPAAF penso possa incentivare i proprietari a tenere alcuni dei cavalli nei quali credono di più permettendo loro di darli in lavoro a cavalieri di primo livello. A mio avviso per la disciplina del completo il progetto sarà ancora più interessante che per il salto ostacoli. L'allevamento sardo ha cavalli che già in passato si sono messi in evidenza in questa disciplina e l'interesse in questa direzione con un contributo adatto a far fronte alle spese di mantenimento non può che crescere”. 

 

 

Mario Barrovecchio:“Direi che finalmente si torna a programmare vittorie e non a pensare solo ad un piccolo tornaconto personale. Riuscire a portare avanti la carriera sportiva di un buon soggetto, ed in questo caso pure di  un prodotto italiano, e' degno di una federazione che ha delle ambizioni meritevoli, gratificando il lavoro di cavalli, cavalieri, proprietari ed allevatori”.

 

 

Stefano Brecciaroli: “Il progetto mi ha colto un po' di sorpresa, ma credo che sarà un'ottima iniziativa e per questo motivo sono stato contento di accettare l'incarico di individuare i primi soggetti da inserire nel programma. Portare avanti i cavalli giovani è innegabilmente costoso ed è importante poter dare un incentivo al 'proprietario', figura abbastanza rara nel nostro paese per la disciplina del completo. Il contributo erogato renderà meno gravosa anche l'attività dei cavalieri/proprietari e dovrebbe essere in grado di catalizzare l'attenzione sul sella italiano influenzando positivamente anche l'intero comparto dell'allevamento made in Italy.

L'accordo siglato da Fise e Mipaaf per me ha anche potenzialità che vanno oltre al mero discorso dello sport di vertice o dell'allevamento italiano in senso stretto. All'inizio della nostra carriera io e molti miei colleghi abbiamo potuto farci le ossa sui famosi cavalli federali, soggetti acquistati per i cavalieri di prima squadra che poi venivano declassati per ragioni di anzianità, per problemi di salute o semplicemente perché ad alto livello non erano poi così competitivi. Nei ranghi juniores e young riders questi cavalli hanno portato all'Italia tante medaglie europee ed hanno permesso a noi, giovani cavalieri alle prime armi, di costruirci un importante bagaglio di esperienza in sella a soggetti con basi di lavoro qualitative e solide perché formati dai nostri migliori atleti di allora. In quest'ottica anche il lavoro e le risorse impiegate sui cavalli che non riusciranno ad arrivare ad altissimo livello non andrà sprecato e potrà essere sfruttato a favore dei nostri giovani, il futuro della nostra equitazione.  

Sono sicuro che questo cammino fatto dai cavalieri insieme ai proprietari, alla FISE ed al MiPAAF possa dare motivazione al settore permettendo di costruire qualcosa di importante nel giro di 3 o 4 anni”.  

 

 

Jacopo Comelli: “Il contributo che FISE e MiPAAF si sono impegnati a stanziare fa parte di un progetto che trovo molto interessante sia per rilanciare il cavallo italiano sia come sostegno all'attività degli atleti e dei proprietari. Parlando di concorso completo spesso l'atleta è anche proprietario dei soggetti che monta e quindi è facile che siano predominanti le sue ambizioni sportive più che quelle economiche. Ottenere un profitto dalla vendita del cavallo frequentemente non è nelle sue priorità e quindi avere un contributo di questo tipo alleggerirà il cavaliere di molte delle spese che altrimenti sosterrebbe da solo. Lo trovo un buon incentivo anche per i cavalli di proprietari non direttamente coinvolti come atleti o per gli allevatori stessi che potranno permettersi di tenere qualcuno dei loro cavalli in lavoro presso cavalieri di primo livello. La mia speranza è che il progetto possa tornare utile anche per i cavalieri più giovani. Un cavallo che dopo qualche anno viene tolto dal progetto perché non ritenuto adatto all'attività di vertice seniores può diventare un ottimo soggetto da affidare ad uno juniores o ad uno young rider per il quale diventerebbe una preziosa nave scuola.”

 

 

Matteo Fantozzi:“E’ un progetto che, una volta intrapreso, non va più fermato, perché crea le fondamenta per un sistema sportivo e per un mercato allevatoriale. Mi auguro che questa iniziativa apra anche una revisione sistematica dei percorsi formativi di tutti i giovani cavalli italiani, puntando sull’eccellenza, con concorsi equiparati a quelli d’oltreconfine”.

 

 

Roberto Fiasella: “Iniziativa non buona, di più! Rappresenta un aiuto concreto e un riconoscimento diretto all’allevatore o proprietario. Mette in atto, inoltre, un segnale di vicinanza alle esigenze di noi cavalieri, ridonando entusiasmo in una condizione che versa da anni in un malessere generale. FISE, allevatori, proprietari e cavalieri, sono finalmente partecipi di un progetto comune”.

 

 

Massimo Grossato:“E’ l’unica strada percorribile per evitare la “fuga” dei nostri migliori soggetti all’estero, come è successo negli ultimi anni. Si tratta di un progetto intelligente che ha come obiettivo quello di lavorare con una seria programmazione in funzione dello sport, con ambiziosi obiettivi a lungo termine”.

 

 

Davide Kainich:“E’ un progetto fantastico che promuove prima di tutto la crescita dei cavalli italiani. Questo a prescindere dalla loro permanenza all’interno del progetto, nel corso degli anni. Diciamo che supporta l’allevatore o il proprietario, che potranno contare anche sul lavoro di cavalieri e amazzoni accreditati. Sono molto favorevole a questa svolta, anche perché molti cavalieri sono pure proprietari di cavalli giovani e l’idea di poter lavorare congiuntamente con la Federazione fa ben sperare per il nostro sport”.

 

 

Giulia Martinengo Marquet: "Idea brillante. Finalmente viene messa in pratica un'iniziativa che potenzialmente mette tutti d'accordo. La Federazione, con questo progetto, si dimostra fattivamente vicina alle necessità del nostro sport e dei nostri allevatori. Questo patto di vincolo si basa, però, su una comunità di intenti che richiede al proprietario del cavallo di tenerlo in Italia per condividere un sogno sportivo, anche quando a 7 anni può far gola ai commercianti stranieri. Detto questo, si tratta, a mio parere, di un'ottima iniziativa”.

 

 

Andrea Messersì:"Essendo un cavaliere che investe lo sport sui giovani cavalli, non posso che aderire con entusiasmo a questa iniziativa. E' un pratico segnale di vicinanza a tutte le risorse del nostro movimento che sostengono spese ingenti per far crescere i loro cavalli, trovandosi a volte costretti a venderli per rientrare economicamente. Personalmente trovo che dia una boccata d'ossigeno generale, contribuendo fattivamente ad affiancare l'eccellenza del nostro allevamento con un progetto a lungo termine”.

 

 

Gianluca Quondam: “Il progetto in se mi sembra ottimo, ma necessita di maggiori specifiche. Bisognerebbe indicare che tipo di gestione vuole fare la FISE con quei cavalli (quali concorsi, in che numero e di quale livello). Il rischio, inoltre, è che un proprietario non se la senta di vincolare il proprio cavallo per la maggior parte della sua vita agonistica a fronte di un contributo che, soprattutto a 7 anni, può rivelarsi non convincente per impedire la vendita di un cavallo importante”.

 

 

Gianluca Palmizi:"E' indubbiamente una delle più belle iniziative che la FISE potesse mettere in piedi insieme al MiPAAF. Sappiamo quanto sia difficile trovare cavalli eccellenti e, soprattutto, quanto sia importante individuarli. Questa convenzione è l'unica via percorribile per sostenere lo sport italiano e il suo allevamento. Certamente, contrasta con il fine commerciale d'Oltreconfine, prevedendo un patto di vincolo, ma il proprietario può anche non accettare e proseguire la sua strada, avendo il pieno diritto di decidere di vendere il suo cavallo all'estero. Chi invece aderisce, entra in un progetto condiviso con il cavaliere, la FISE e il MiPAAF, con l'obiettivo di fortificare il vivaio equino nelle più importanti sfide azzurre".

 

 

Salvatore Vacirca: “E’ a mio parere una buona iniziativa che si pone, prima di tutto, l’obiettivo di tutelare il nostro allevamento equino, evitando di perdere i migliori soggetti italiani. In secondo luogo, rappresenta un valido supporto per tutte e tre le forze del nostro sport, cavaliere, allevatore e proprietario, perché punta ad incentivare l’allevamento e ad alimentare la sinergia tra la FISE e i tuoi rappresentanti sportivi. Sebbene risulti assai difficile capire se un cavallo a 5 o 6 anni possa essere olimpico, questo vincolo è l’unico modo per assicurare che non vengano venduti all’estero”. 

On line le riprese aggiornate

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dressagegenerica

In vigore dal 1° gennaio

 

Il Dipartimento Dressage informa che sono disponibili on line sul sito federale le riprese aggiornate sulla base delle indicazioni della FEI e con adeguamento ai nuovi regolamenti federali.

 

Le riprese entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio.

 

E’ possibile consultare i documenti nella sezione dressage e alla voce riprese.

 

Regolamento Dressage e Paradressage edizione 2017

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LogoFISEIn vigore dal 1° gennaio

 

Il Dipartimento Dressage informa che è visionabile sul sito della Federazione il Regolamento Dressage – edizione 2017.

 

Si è ritenuto opportuno accorpare in un unico documento il Regolamento Dressage, il Regolamento Pony Dressage ed il Regolamento Paradressage, apportando inoltre a questi ultimi due Regolamenti delle modifiche strutturali per una più chiara lettura e consultazione.

 

Tali norme regolamentari sono state preventivamente inoltrate ai Comitati Regionali e al Gruppo Italiano Dressage. Il Regolamento entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017.

A Sommacampagna aggiornamento e corso Steward 1° livello Dressage

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FISE NEW LOGO DXIl Dipartimento Formazione, settore ufficiali di gara, informa che a Caselle di Sommacampagna si svolgeranno un corso di aggiornamento per Steward di Dressage (15 marzo 2017) e un Corso per Steward di 1° livello della disciplina (dal 16 al 18 marzo 2017).

 

Direttore di entrambi gli appuntamenti sarà il belga Jacques Van Daele, coadiuvato dal nostro Walter Mileto.

 

E’ possibile consultare tutte le informazioni relative agli appuntamenti sul sito federale nell’area ufficiali di gara/corsi e stage, raggiungibile anche da questo link 


Suona l’Inno di Mameli in Francia

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Norma Paoli Molti buoni risultati nel primo appuntamento internazionale per gli azzurri

 

Successo tricolore nella prima trasferta di quest’anno per la disciplina del Dressage, nel CDI di Nizza (FRA), che si è svolto dal 17 al 19 febbraio scorso. Il folto gruppo azzurro ha registrato molti successi e buoni piazzamenti, tra cui spiccano le vittorie di Norma Paoli per i senior, di Valentina Remold per gli Young Rider e di Alessia Volpini per i Children.

 

CDI3*: due sono state le vittorie nel Big Tour del binomio Norma Paoli ed Equitago Zandor (prop. Equitago Srl), che si è aggiudicato il Grand Prix con la percentuale di 70,54 ed il Grand Prix Special con 71,19. Ancora una vittoria per l’amazzone di origine trentina ma lombarda di adozione, nel Final Test riservato ai cavalli di 6 anni, dove con Lisara 2 (prop. Equitago Srl) ha incassato la percentuale dell’80,4, migliorando nettamente la prestazione del giorno precedente, dove aveva chiuso al 2° posto con 76,4 punti percentuali.

Secondo posto inoltre per l’agente scelto Fiamme Azzurre Ester Soldi su Harmonia (prop. Ester Soldi) nel Freestyle Grand Prix con 69,32%, a cui segue il terzo di Nausicaa Maroni con Embajador SG ( prop. Az. Agr. Il Cavallino di Di Marco Roberto), 69,25%. Ancora un terzo posto di Ester Soldi, questa volta in sella a Showstar (prop. Simone Musen) nel Grand Prix Consolation con 62,93%.

 

In evidenza nello Small Tour Claudia Montanari che su Titus Fan de Marren ( prop. Gabriele Zanasi) ha chiuso al secondo posto l’Intermediate I con 67,94 ed al terzo nel Freestyle con 69,87.

 

Tre volte prima la Young Rider veneta Valentina Remold con il suo Broadway, con un crescendo partito con il Team Test, vinto con 69,86%, superato il giorno seguente con l’Individual Test con 73,37% e concluso con il primo posto anche nella prova di Freestyle, dove ha chiuso in bellezza con un 78,70%.  In questa stessa gara ha ben figurato l’Italia grazie anche al 3° posto di Rebecca Teresa Brugnoli su First Love (prop. Az. Agr. Cascina Bassanella) con 69,70%.  

 

Dopo l’esordio in prima giornata nel Preliminary con un 3° posto in sella a May (prop. Civello Haydee), guadagnato con la percentuale del 69,33 la Children Alessia Volpini ha dato il meglio di sé nel Team Test, dove ha siglato la vittoria con la percentuale di 71,38. Infine ancora primo posto per la giovanissima ligure tesserata con Il C.I. 3 Emme, nell’individual Test di domenica, chiuso con 70,99.

 

Ancora risultati giovanili in evidenza con il terzo posto di Beatrice Arturi, Junior lombarda allieva di Equitago ASD, in sella a Le Bom (prop. Arturi Mario) nell’individual Test, chiuso con 69,03% e la piazza d’onore nel Free Style con 72,62%. In evidenza nella stessa gara un’altra junior, Alice Campanella, toscana di adozione, allieva del C.I. Le Quinte, che in sella a Sylvester (prop. J.Laarakkers and G.W. Van Norel) ha chiuso al terzo posto con 70,95%.

 

Secondo posto nel CDI Amateur di Gloria Colombo su Liciano (prop. Gibil Srl) con 68,20% nel Freestyle, e secondo anche per lo stesso binomio nell’Intermediate I con 65,78% e nel Prix Saint Georges con 65,13%.

 

In gara inoltre nel CDI3* Francesca Malaspina su Dornroschen, l’appuntato Monica Iemi su Luminosa, Alice Redaelli con Bonaire Van de Mottelho, Monica Bernardis su Hidalgo. Nel CDI Young Rider Mattia Alghisi su Anava Welt, Ginevra Coperchio con Edipo el Baio, Lucia Berni con Ebony. Nella categoria riservata agli Junior Matilde Bissanti su Fridolin 254, Filippo Di Marco su Alfons e Sara Michelotti su Ferentino. Nella categoria Pony Martina Scoccia su Real Nice Boy, Ludovica Perbellini su Casper F e Mia Zamperetti su Chantre’s Held.

 

Clicca qui per le classifiche complete

Le trasferte del fine settimana

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Laus scnheider pia shadow660Weekend in Belgio, Germania e Spagna per la disciplina

Sono tre gli appuntamenti in rettangolo che vedranno gareggiare i binomi azzurri in Europa dal 2 al 5 marzo prossimi.

 

Pia Laus su Shadow 660 parteciperà al Big Tour del CDI5* a Dortmund in Germania.

 

In Belgio, a Lier, la junior Viola Lucrezia Sansone sarà impegnata nel CDIJ con Fiero Old, mentre Silvia Rizzo prenderà parte al Big Tour del CDI3*spagnolo di Valencia insieme a Sal.  . 

Modifica al calendario

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Il Dipartimento Dressage comunica che è stato effettuato un aggiornamento al programma del CDI di Caselle di Sommacampagna, in calendario il  16 e 17 marzo prossimi.

Buon risultato di Pia Laus a Dortmund

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Laus scnheider pia shadow660Unico binomio azzurro in gara nel prestigioso CDI5* di Dortmund, in Germania, che si è svolto nel fine settimana passato, quello formato da Pia Laus in sella a Shadow 666, cavallo di sua proprietà.

 

L’amazzone azzurra ha concluso il Grand Prix con la percentuale di 69,44, piazzandosi all’8° posto.

 

In rettangolo per questa gara sono scesi in tutto 15 binomi, provenienti da Austria, Brasile, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo e Svizzera. La vittoria è andata ai padroni di casa, con l’amazzone Anabel Balkenhol su Dablino FRH (74,52%). 

 

classifica

 

Nella foto di archivio Pia Laus su Shadow 666

Silvia Rizzo nel CDI3* di Valencia

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Rizzo salIn rettangolo nel fine settimana dal 10 al 12 marzo vedremo il binomio formato da Silvia Rizzo e Sal, stallone Lusitano ( prop. Hof Marabunta / Silvia Rizzo).

 

La meta della trasferta sarà Valencia, in Spagna, dove l’amazzone azzurra gareggerà nel Big Tour del CDI3*.  

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